Tab Article
Questo libro nasce dall'idea che il legame tra arte e scienza, da più parti opportunamente interpretato come tratto distintivo della cultura europea del Rinascimento, sia il risultato di una visione condivisa della "verità della forma": la matematica interpreta la bellezza della natura, la natura incarna la bellezza della matematica. Attraverso la riflessione critica sui modi e le finalità della rappresentazione artistica si precisa il compito di definire modi e finalità della rappresentazione scientifica, di edificare una scienza matematica della natura. Se la prospettiva dei pittori mostra l'opportunità di definire un piano che intercetti l'immagine visiva, separando l'occhio che vede dall'oggetto osservato, per Leonardo il pittore deve "diventare mente della natura stessa e farsi interprete tra natura e arte". L'indagine condotta nel presente volume non segue la storia della filosofia della natura né intende offrire un ulteriore approfondimento nell'analisi del rapporto tra la cultura del Rinascimento e l'origine della scienza moderna, ma si concentra su alcuni motivi che hanno contribuito alla formazione dell'ideale scientifico di Leonardo e sui riflessi di questo ideale nelle trasformazioni dell'immagine fisica del mondo. Contempla un duplice obiettivo: mettere in risalto una correlazione prospettica Leonardo-Leibniz, tra geometria naturale e creatività matematica, e sensibilizzare lo sguardo ai caratteri di un'armonia universale che dalla mente della natura si trasmette all'arte della scienza.